Dicembre 2018
PRUDENZA E SPERANZA
C’ erano una volta due fratelli di nome Prudenza e Speranza.
Entrambi avevano la passione per l’esplorazione ed erano sempre a caccia di luoghi nuovi da vedere.
Un giorno, per la prima volta dopo diverso tempo, si fermarono:
la loro mania li aveva portati a scoprire di tutto, ma ora non v’ era luogo su cui non avessero posato lo sguardo, radura che non avessero intravisto da lontano, mare che non avessero visitato.
Tristi si accasciarono al suolo, perché non avevano più nulla da fare e, siccome non erano molto avanti negli anni e godevano di una salute robustissima, perché avrebbero potuto ancora vivere a lungo in quella noiosa condizione.
Ormai avevano perso il senso della loro vita.
Per un anno tentarono invano di scoprire anche una sola foresta che fosse loro sfuggita, ma trovarono solamente una radura che non avevano ancora visto e, disperati, decisero di passare lì la notte.
Ma erano talmente affamati di scoperte che non riuscirono a chiudere occhio.
Durante la notte notarono una luce e si avvicinarono lentamente al centro della radura, dalla quale essa proveniva.
Trovarono una vecchia che gli sorrideva.
– Vi ho visti, giovanotti e la vostra tristezza mi ha fatto piangere il cuore. Conosco infatti il problema che vi angustia e voglio aiutarvi.
Io posso farvi dimenticare tutto ciò che avete vissuto fino ad ora e permettervi così di ricominciare tutto da capo e poter vedere cose nuove. Vi darò una giornata di tempo per riflettere sulle mie parole, dopo di che, qualunque cosa decidiate, sarà per sempre. Detto questo, la vecchia scomparve.
I due, allora, si rimisero a dormire, pensando entrambi che quella della vecchia fosse un’ ottima proposta.
Speranza, da quando lui e suo fratello erano partiti per esplorare, non riusciva più a sognare e nell’ultimo anno era stato troppo oppresso per riuscirci. Ora, però, si sentiva leggero e sognò per tutta la notte.
Riscoprì come fosse bello sognare e rivide i volti di tutti quelli che aveva conosciuto nel suo paese e durante i suoi viaggi.
Il mattino seguente era deciso più che mai a rifiutare l’ offerta della vecchia e cercò di convincere anche il fratello a fare lo stesso, perché sarebbe stato uno sbaglio dimenticarsi di tutto. Ora se ne rendeva conto!
Prudenza, però, non ascoltava il fratello e intendeva prestare ascolto alle parole della vecchia, ritenendo inutile, ormai, continuare a vivere.
Speranza, che aveva sempre la testa fra le nuvole, mentre discuteva con il fratello, cadde in un burrone.
Per fortuna Prudenza, che teneva sempre un occhio sul terreno, afferrò Speranza per un braccio e lo tirò su.
Allora capì che forse la sua vita non era senza senso.
I fratelli ora erano felici e passarono il resto del giorno a discutere fra loro come non facevano da tempo.
Quando arrivò la notte si presero per mano e tornarono nella radura, dove li stava aspettando la vecchia.
– Allora giovanotti, cosa avete deciso?
– Non rinunceremo ai nostri ricordi!- dissero i due fratelli all’ unisono.
La vecchia sorrise e sparì nel nulla, così come era apparsa.
Al limite della radura c’era una porta in rovina, probabilmente appartenente ad antiche mura ormai deterioratesi.
Conduceva nei sogni, oltre l’ infinito e i due la attraversarono sempre tenendosi per mano.
Questa storia ci insegna che la prudenza e la speranza sono due valori indispensabili per l’uomo.
Chiara Fiaschi
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